Tra ricerca educativa e vita della scuola il dialogo non solo è necessario, ma risulta essenziale per entrambe. Si tratta di un’interdipendenza positiva, dove l’assenza di una feconda alleanza impedisce a ognuna delle due di essere vitale, di perseguire il proprio scopo.
Se la ricerca non si innesta nei problemi vivi della scuola supportando il costante miglioramento delle pratiche didattiche, la formazione iniziale e continua degli insegnanti, si riduce a puro discorso autoreferenziale. Per molti insegnanti, purtroppo, l’aggettivo ‘accademico’ non fa riferimento al luogo che produce ricerca interessante, utile, spendibile, ma viene associato a ‘lontano dalla realtà, ininfluente, astratto, inutile’.
Se la didattica non si apre al dialogo con la ricerca, la vita della scuola assume come riferimento l’abbiamo sempre fatto così oppure la rincorsa all’ultima moda, magari promossa dai social, senza esporre le pratiche didattiche alla discussione critica e alla verifica della loro efficacia. Anche la formazione degli insegnanti, iniziale o continua, richiede dispositivi formativi capaci di sviluppare e accompagnare quei processi riflessivi necessari a un reale e continuo processo di innovazione in grado di rispondere ai molteplici e mutevoli bisogni di crescita dei soggetti che sono loro affidati.