Nell’esplorare l’impegno pedagogico di R. Tagore, l’articolo si propone di riscoprire un’eredità del passato alla luce delle emergenze che imperversano sul presente pedagogico marcato da un alternarsi di presenze e distanze. Così inquadrata, l’analisi si articola in due parti: la prima illustra il modello educativo tagoriano che, varato agli inizi del Novecento nel cuore del Bengala (India), si offre, a tutt’oggi, come retaggio pedagogico capace di fornire orientamenti tanto teorici che pratici; la seconda approfondisce alcune strategie metodologico-operative del modello tagoriano che consentono, sul piano della relazionalità educativa nei processi formativi, un confronto con le misure anti-Covid adottate nel mondo della scuola italiana.
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