Potrebbe sembrare necessario, nel ragionare su questioni di ricerca educativa, concentrarsi principalmente sui discenti, sulle modalità con le quali apprendono, sui contesti in cui sono inseriti, sulle interazioni che hanno con i pari a scuola e fuori. La prospettiva che questo contributo propone è invece rovesciata: si concentra sull’incidenza che ciascun insegnante può avere sui processi di insegnamento-apprendimento, ritenendola tra i fattori che possono effettivamente fare la differenza nei livelli di apprendimento prodotti, in accordo con quanto la letteratura scientifica di settore riporta. Più specificatamente, può quindi valere la pena interrogarsi su quali siano le pratiche didattiche più diffuse a scuola, un aspetto ormai studiato da tempo, come chiave interpretativa ineludibile per accedere alla “scatola nera” della qualità dell’istruzione, non solo in Italia.
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