Il concetto di tempo, espresso nella celebre frase di Agostino di Ippona, «Che cos'è dunque il tempo? Se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so più», rappresenta tuttora un interrogativo provocatorio sulla natura e percezione del tempo. Scienziati, pedagogisti e filosofi hanno a lungo dibattuto la sua definizione, soprattutto in relazione all'esperienza umana. La distinzione di Henri Bergson tra tempo come durata coscienziale e come sequenza di eventi evidenzia la natura soggettiva della percezione del tempo, influenzata da interessi e motivazioni individuali. Nel contesto educativo, il tempo assume forme diverse, dal ritmo delle lezioni alle esperienze soggettive di studenti e insegnanti. Questo lavoro esplora la percezione del tempo, presentando come studenti e insegnanti vivono e gestiscono il tempo. I risultati rivelano come fattori psicologici e pedagogici plasmino queste percezioni, con implicazioni significative per le pratiche educative e il benessere.
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