Un cambiamento reale delle pratiche didattiche nella scuola non richiede solo una revisione delle metodologie di lavoro, bensì
necessita un ripensamento del modello organizzativo scolastico: un modello spesso ritenuto inamovibile. Aula, ora di lezione,
docente disciplinare, gruppo classe, libro di testo sono le componenti di questo modello che richiedono di essere ripensate e gestite
in modo più flessibile e variegato, in funzione innanzi tutto degli scopi di apprendimento che si intendono perseguire. In caso contrario si rischia una frattura sempre più marcata tra il contenuto della formazione scolastica, in rapida e radicale evoluzione, e un contenitore ormai inadeguato, funzionale a logiche amministrative e gestionali ma non ai nuovi bisogni formativi.
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