https://ricercazione.iprase.tn.it/issue/feedRicercAzione2025-05-21T10:09:13+02:00Maria Arici, IPRASEmaria.arici@iprase.tn.itOpen Journal Systems<p><strong>Ricercazione</strong> has been accredited by the National Agency of Evaluation of the University System and Research as a Scientific Journal of Class A in two scientific-disciplinary categories: Pedagogy and History of Pedagogy; Teaching Methods, Special Education, Educational Research.</p>https://ricercazione.iprase.tn.it/article/view/468Il progetto di ricerca “Communities for Sciences” (C4S). Quali fattori facilitano o ostacolano l’inclusione in azioni di educazione scientifica nella Scuola dell’Infanzia?2025-04-13T16:21:20+02:00Valeria Cotzavaleria.cotza@unimib.it<p>Il contributo si apre con la presentazione del progetto Horizon2020 SwafS “Communities for Sciences (C4S) - Towards promoting an inclusive approach in Science Education”, di durata triennale (2020-2023), a cui l’Università di Milano Bicocca ha partecipato in qualità di partner. Il progetto, condotto dalla Fundació Universitaria del Bages, con sede a Manresa (Spagna), ha previsto la presenza di altri 10 partner e si è fondato su un ampio e articolato ecosistema di HUB locali e Community Living Labs. La metodologia di ricerca si è basata su uno studio di caso multiplo, con l’uso di molteplici strumenti di ricerca, tra cui l’Observational Report, una griglia osservativa tramite la quale sono stati analizzati i laboratori di educazione scientifica che si sono svolti nella fase pilota del progetto (secondo anno). Sono quindi presentati i risultati dell’intervento pilota realizzato nella Scuola dell’Infanzia Monte San Michele di Sesto San Giovanni, che danno una prima risposta alla domanda relativa alle variabili che facilitano o ostacolano l’inclusione in attività di educazione scientifica con bambini dai 3 ai 6 anni. I fattori che dall’analisi sembrano incidere sono tre: l’uso dei materiali, lo spazio e la disposizione dei materiali stessi e soprattutto il ruolo e la funzione pedagogica dell’insegnante.</p>2024-12-31T00:00:00+01:00Copyright (c) 2008 RicercAzionehttps://ricercazione.iprase.tn.it/article/view/471Scoping review sulla valutazione formativa nella scuola primaria come pratica a sostegno dell’apprendimento2025-04-13T16:53:42+02:00Emilia Restiglianemilia.restiglian@unipd.itSofia Maestriniemilia.restiglian@unipd.it<p>La valutazione scolastica è parte integrante dell’esperienza formativa degli alunni e della loro crescita. Tra le diverse pratiche valutative che possono essere attuate alla scuola primaria, la valutazione formativa rappresenta il processo attraverso cui gli insegnanti raccolgono evidenze dell’apprendimento, coinvolgono gli studenti nella valutazione e utilizzano i dati emersi per migliorare l’insegnamento e l’apprendimento. Il presente contributo propone una revisione della letteratura internazionale attraverso il metodo della scoping review, con il fine di esplorare lo stato dell’arte della ricerca in ambito pedagogico in merito alle potenzialità assegnate alle pratiche di valutazione formativa attuate alla scuola primaria. I risultati permettono di affermare che la valutazione formativa risulta essere una strategia vantaggiosa per insegnanti e studenti e, nonostante siano molti e complessi i fattori in gioco, dovrebbe rivestire un ruolo rilevante nel processo di insegnamento-apprendimento.</p>2024-12-31T00:00:00+01:00Copyright (c) 2008 RicercAzionehttps://ricercazione.iprase.tn.it/article/view/472Strumenti di Pensiero Sistemico a scuola: una sperimentazione pilota nella Scuola Secondaria di Primo Grado2025-04-13T17:02:06+02:00Sara Zanellasara.zanella1@scuole.provincia.tn.itRocco Scolozzirocco.scolozzi@unitn.it<p>Comprendere la natura complessa della società e dei fenomeni che ci circondano è una competenza necessaria affinché gli studenti possano diventare cittadini proattivi e co-responsabili di uno sviluppo sostenibile. Per questo motivo il Pensiero Sistemico è un elemento chiave nel quadro europeo delle competenze per la sostenibilità “GreenComp” (2022). Mentre gli strumenti didattici di Pensiero Sistemico sono ormai diffusi nei paesi anglofoni, le esperienze nella scuola italiana sembrano ancora rare. Questo articolo presenta alcuni risultati di una tesi di Dottorato in Didattica sulle competenze di Pensiero Sistemico degli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado. Nello studio è stato testato, su tre classi, un breve percorso didattico volto a introdurre alcuni strumenti di Pensiero Sistemico: Grafico del Comportamento nel Tempo, Cerchio delle Connessioni e Diagramma Livelli e Flussi. Lo studio ha dimostrato che gli strumenti sono facilmente applicabili in classe a una varietà di temi e discipline e che aiutano gli studenti a comprendere in senso sistemico e dinamico la realtà che li circonda. Sulla base dell’esperienza sono proposti alcuni suggerimenti per docenti ed educatori.</p>2024-12-31T00:00:00+01:00Copyright (c) 2008 RicercAzionehttps://ricercazione.iprase.tn.it/article/view/464Mappatura delle tecnologie inclusive utilizzate nella scuola secondaria di primo e secondo grado a favore di studentesse e studenti con disabilità: focus su strumenti tecnologici e sviluppo delle competenze2025-04-10T17:39:32+02:00Ivan Trainaivan.traina@univr.itAngelo Lascioliivan.traina@univr.itElisa Garieriivan.traina@univr.itLuca Ghirottoivan.traina@univr.it<p class="western" align="justify">Il presente articolo intende proporre un focus di approfondimento sugli strumenti tecnologici, utilizzati dagli insegnanti nel contesto della scuola secondaria di primo e secondo grado, per promuovere l'inclusione degli studenti con disabilità e per sostenere lo sviluppo di nuove competenze. Partendo dai risultati emersi da una recente Systematic Scoping Review sull’uso delle tecnologie per l’inclusione, il presente contributo, oltre a illustrare la metodologia seguita nell’analisi della letteratura e i risultati raggiunti, offre al lettore un approfondimento su un particolare aspetto della ricerca, consistente nell’evidenziare il ruolo svolto dalle tecnologie nel favorire processi inclusivi e di apprendimento delle competenze.</p>2025-04-10T00:00:00+02:00Copyright (c) 2008 RicercAzionehttps://ricercazione.iprase.tn.it/article/view/463Percorsi di orientamento narrativo: una valutazione dell’esperienza durante la seconda annualità del progetto nelle scuole secondarie di II grado dell’Università degli Studi di Perugia2025-04-10T17:25:06+02:00Chiara Azzolliniazzollini.chiara@gmail.comHeidi Marazzitaheidi.marazzita@gmail.comDiego Izzodiego.izzo@unipg.it<p>Il presente contributo prende in esame alcuni percorsi di orientamento condotti nelle scuole secondarie di II grado dall'Università degli Studi di Perugia in relazione alle disposizioni in materia di transizione scuola-università (investimento 1.6 PNRR). I percorsi presi in esame hanno la peculiarità di aver posto l’attenzione anche alle Linee Guida del dicembre 2022 sull’orientamento. L'obiettivo di questi percorsi era quello di facilitare la riflessione sull'identità personale degli studenti attraverso l'uso del metodo di orientamento narrativo e di sviluppare alcune competenze orientative. I percorsi sono stati valutati mediante questionari somministrati prima e dopo l'intervento: si può ipotizzare, sulla base dei risultati ottenuti, un incremento della consapevolezza di sé e delle proprie competenze tra gli studenti. Le aspettative iniziali appaiono confermate e si può osservare un impatto sul processo decisionale e sulla motivazione personale degli studenti.</p>2024-12-31T00:00:00+01:00Copyright (c) 2008 RicercAzionehttps://ricercazione.iprase.tn.it/article/view/466Vivere il tempo: indagini multidisciplinari sulle visioni e le percezioni del tempo da parte di studenti e docenti2025-04-11T09:57:24+02:00Paolo Bonafedepaolo.bonafede@unitn.itSilvia Perzollisilvia.perzolli@unitn.itMattia Olivieromattia.oliviero@iprase.tn.it<p>Il concetto di tempo, espresso nella celebre frase di Agostino di Ippona, «Che cos'è dunque il tempo? Se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so più», rappresenta tuttora un interrogativo provocatorio sulla natura e percezione del tempo. Scienziati, pedagogisti e filosofi hanno a lungo dibattuto la sua definizione, soprattutto in relazione all'esperienza umana. La distinzione di Henri Bergson tra tempo come durata coscienziale e come sequenza di eventi evidenzia la natura soggettiva della percezione del tempo, influenzata da interessi e motivazioni individuali. Nel contesto educativo, il tempo assume forme diverse, dal ritmo delle lezioni alle esperienze soggettive di studenti e insegnanti. Questo lavoro esplora la percezione del tempo, presentando come studenti e insegnanti vivono e gestiscono il tempo. I risultati rivelano come fattori psicologici e pedagogici plasmino queste percezioni, con implicazioni significative per le pratiche educative e il benessere.</p>2024-12-31T00:00:00+01:00Copyright (c) 2008 RicercAzionehttps://ricercazione.iprase.tn.it/article/view/469Mense scolastiche come spazi di educazione alimentare: premesse teoriche e prime riflessioni dal progetto PNRR ONFOOD2025-04-13T16:31:19+02:00Chiara Dalledonne Vandinichiara.dalledonne2@unibo.itFulvia Antonellichiara.dalledonne2@unibo.itNoemi Giulia Dicoratochiara.dalledonne2@unibo.it<p>Le dimensioni che ruotano attorno all'alimentazione sono molteplici: la salute, il benessere, la cultura, la socializzazione, l’economia. La scuola, attraverso il servizio di refezione scolastica, ricopre un ruolo di carattere sociale-culturale ed educativo-pedagogico in questo campo. Il progetto PNRR ONFOODS, promosso dal Ministero dell'Università e della Ricerca, e che vede al suo interno il gruppo di ricerca SUSFOODEDU, costituito dal Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Bologna, si propone di indagare come le pratiche, le culture e i saperi siano messe in atto nelle mense scolastiche, contesto privilegiato per la sperimentazione di esperienze pedagogiche significative in campo educativo, sociale e della salute pubblica. Il seguente articolo intende introdurre il progetto sviluppato dal gruppo di ricerca SUSFOODEDU a partire da una riflessione sull'analisi della letteratura inerente alle pratiche e alle rappresentazioni culturali intorno all’educazione alimentare.</p>2024-12-31T00:00:00+01:00Copyright (c) 2008 RicercAzionehttps://ricercazione.iprase.tn.it/article/view/470Innovare la didattica laboratoriale: il progetto delle serre idroponiche a scuola. I risultati della ricerca2025-04-13T16:40:03+02:00Lorenzo Guastil.guasti.tecnologo@indire.itLuca Bassanil.bassani@indire.itLaura Messinil.messini@indire.itMicol Chiarantinim.chiarantini@indire.it<p>L'articolo analizza l'efficacia dell'approccio Bifocal Modeling nell'insegnamento delle scienze attraverso l'uso di serre idroponiche nelle scuole italiane. Questa metodologia integra osservazioni sperimentali con modellizzazione digitale, favorendo l'acquisizione di competenze scientifiche, matematiche e trasversali. La ricerca, condotta da INDIRE in collaborazione con la Columbia University, dimostra come il Bifocal Modeling promuova un apprendimento attivo e interdisciplinare, basato su indagine e sperimentazione<br>pratica. Il metodo è stato applicato a classi di diverso ordine, mostrando risultati positivi in termini di comprensione concettuale e coinvolgimento degli studenti. Le serre idroponiche si configurano come strumenti didattici innovativi, facilitando il superamento della tradizionale dicotomia tra teoria e pratica. La sperimentazione evidenzia il valore di un approccio integrato per sviluppare capacità critiche e affrontare complessità reali, rispondendo ai bisogni di una didattica moderna e inclusiva.</p>2024-12-31T00:00:00+01:00Copyright (c) 2008 RicercAzionehttps://ricercazione.iprase.tn.it/article/view/477Si cambia per innovare. O no?2025-05-14T12:27:37+02:00Claudio Girelliclaudio.girelli@univr.itMaria Aricimaria.arici@iprase.tn.it2024-12-31T00:00:00+01:00Copyright (c) 2024 RicercAzionehttps://ricercazione.iprase.tn.it/article/view/484L'integrazione della ricerca educativa nelle scuole del Regno Unito: il contributo degli insegnanti-ricercatori2025-05-21T09:46:19+02:00Alessia Bevilacquaalessia.bevilacqua@univr.it<p>Il numero autunnale di <em>Impact </em>mette in luce il ruolo attivo degli insegnanti nel confrontarsi con la ricerca attraverso una ricca raccolta di articoli che riflettono una pratica educativa basata su evidenze e condividono risultati di ricerca. Inoltre evidenzia come la comunità della ricerca educativa, in tutte le sue forme, stia collaborando per fornire dati e strumenti utili a sostenere le migliori pratiche e migliorare i risultati in diversi contesti e ambienti scolastici.</p>2024-12-31T00:00:00+01:00Copyright (c) 2024 RicercAzionehttps://ricercazione.iprase.tn.it/article/view/485La leadership educativa nei sistemi scolastici a bassa autonomia2025-05-21T09:58:51+02:00Elena Fossàalessia.bevilacqua@univr.it<p>Il Rapporto GEM 2024/5 esamina le caratteristiche di una leadership scolastica efficace, le differenze tra i vari Paesi e i cambiamenti avvenuti nel tempo. In particolare lo studio curato dalla professoressa Mincu prende in esame i sistemi scolastici a bassa autonomia nei quali il ruolo e il profilo dei dirigenti scolastici viene modellato dalla normativa e indaga l’impatto di diversi modelli di governance, gerarchie, mercati e reti, concentrandosi su come la natura delle interazioni tra professionisti, organizzazioni e ambiente circostante influenzi la percezione della leadership scolastica e le opportunità di esercitare una dirigenza efficace e adatta al contesto.</p>2024-12-31T00:00:00+01:00Copyright (c) 2024 RicercAzionehttps://ricercazione.iprase.tn.it/article/view/486Una preziosa occasione per riflettere su temi chiave della scuola e della società2025-05-21T10:09:13+02:00Alberto Agostialessia.bevilacqua@univr.it<p>Definire denso il film <em>La sala professori </em>per la molteplicità e la problematicità dei temi che esso tocca, non sembra affatto fuori luogo. La pellicola, come suggerisce il titolo, riguarda ciò che può accadere in un contesto scolastico, ma la vicenda e gli accadimenti che si vedono scorrere sullo schermo possono essere anche interpretati come una metafora di ciò che avviene pure al di fuori di tale contesto, ovvero nella società tedesca, nel cui Paese è stato realizzato il film, ma anche nelle altre nazioni europee ed extraeuropee, per lo meno quelle più ricche e ritenute progredite, in cui il fenomeno dell’immigrazione, tra altri fattori per nulla facili da governare, ha creato dinamiche complesse e conflittuali.</p>2024-12-31T00:00:00+01:00Copyright (c) 2024 RicercAzionehttps://ricercazione.iprase.tn.it/article/view/480Il Centro CRESPI per una scuola presidio di democrazia2025-05-20T17:28:56+02:00Elisabetta Nigriselisabetta.nigris@unimib.itCristiano Corsinicristiano.corsini@uniroma3.it<p>Dopo due anni dalla sua nascita come realtà inter-ateneo, e numerosi incontri di lavoro dei diversi Gruppi interni di ricerca, il 12 dicembre 2024 si è tenuto un Seminario di presentazione pubblica del Centro CRESPI con le istituzioni, le scuole e le agenzie dei territori che scelgono la Ricerca-Formazione come modello privilegiato di ricerca.</p>2024-12-31T00:00:00+01:00Copyright (c) 2024 RicercAzionehttps://ricercazione.iprase.tn.it/article/view/481L’esperienza della scuola Senza Zaino2025-05-20T17:41:45+02:00Marco Orsipresidente.onorario@senzazaino.it<p>Per raccontare la storia del movimento Senza Zaino potremmo utilizzare la dinamica del cambiamento proposta dal famoso sociologo italiano Francesco Alberoni (1989), che si incardina sulla polarità <em>stato nascente - istituzione. </em>Lo <em>stato nascente </em>è il momento dell'avvio, la fase di entusiasmo che si nutre di intuizioni mettendo in moto la novità. L’<em>istituzione</em>, invece, comporta il sostare per dare una struttura, l’ordinare e il regolare l’innovazione che altrimenti rischierebbe di disperdersi.</p>2024-12-31T00:00:00+01:00Copyright (c) 2024 RicercAzionehttps://ricercazione.iprase.tn.it/article/view/482Kamishib-AI2025-05-20T17:48:36+02:00Diego SalaDiego.Sala@muse.itWalter InamaWalter.Inama@muse.itPatrizia FamàPatrizia.Fama@muse.it<p>Il contesto di cambiamento accelerato dovuto all’avvento dell’Intelligenza Artificiale Generativa ha spinto il Museo delle Scienze di Trento (MUSE), da sempre attento all’innovazione nel campo della comunicazione scientifica, a esplorare nuovi approcci che uniscono tradizione e nuove tecnologie, arte e scienza. Il risultato di questa sperimentazione è il progetto "Kamishib-AI", che pone l’accento sulla commistione fra una delle più classiche forme di narrazione orientale e la più innovativa applicazione delle scienze cognitive presente sul libero mercato.</p>2024-12-31T00:00:00+01:00Copyright (c) 2024 RicercAzionehttps://ricercazione.iprase.tn.it/article/view/483L’elefante e la sua ombra2025-05-20T17:56:12+02:00Valerio Ciarocchivaleriociarocchi@yahoo.it<p>Il contributo intende dare conto di una buona pratica musicale, realizzata presso la scuola secondaria di primo grado dell’IC “G. Leopardi” di Messina, ai fini di una concreta inclusione di alunni con diversabilità. Partendo dall’attualizzazione di pregresse esperienze professionali e autoformative, gli insegnanti hanno messo in atto una serie di interventi educativi e didattici, mediante la pratica di uno strumento musicale con una certa inclinazione ludica, realizzando una sorta di brano solistico, con voce narrante, per pianoforte solo, dal titolo <em>L’elefante</em> <em>e la sua ombra.</em></p>2024-12-31T00:00:00+01:00Copyright (c) 2024 RicercAzione